Vuelta a España 2019, anche George Bennett coinvolto nella caduta: “È stato un inizio difficile”

Sono davvero molti i corridori che sono rimasti coinvolti nella caduta che ha funestato la sesta tappa della Vuelta a España 2019. Alcuni di loro sono stati costretti al ritiro, mentre altri proveranno a proseguire la corsa spagnola seppure non certamente nelle migliori condizioni. Tra gli altri anche George Bennett è finito a terra e, soprattutto considerando anche il ritiro di Steven Krujiswik, proverà a stringere i denti per aiutare il proprio capitano Primoz Roglic a conquistare la Vuelta.

Il corridore della Jumbo – Visma ha provato a ricostruire la dinamica dell’incidente: “Non sono sicuro che sia stato qualcuno della EF a cadere per primo o se fosse Tony (Martin, ndr,). È stato davvero brutto. Non mi sento troppo bene, ma mi sento molto meglio dei ragazzi che sono andati in ospedale”.

Un inizio di Vuelta davvero sfortunato per la squadra olandese, considerata anche la caduta durante la cronosquadre d’apertura: “È un peccato che Tony, Neilson e io siamo andati tutti giù, forse parleremo con il dottore – ha continuato il corridore neozelandese – So che gli altri due stanno bene. Daremo un’occhiata e speriamo tra qualche giorno di poterci dimenticare di quanto successo oggi”.

La corsa spagnola è ancora molto lunga e presenterà molte difficoltà nelle prossime settimane: “Davvero non ci interessa chi sta vincendo in questo momento – ha spiegato Bennett che guarda avanti – Per quanto strano possa sembrare, siamo più interessati alla seconda e alla terza settimana. Abbiamo visto tutti il ​​road book. È stato un inizio difficile, ma non vogliamo impegnarci troppo adesso perché sappiamo tutti cosa sta per succedere”.

 

 

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